M.E.K.K.A.N.O XY 7

Non c'era niente da fare. Il collegamento con Amon era proprio saltato e non c'era alcun modo per riprenderlo; alla fine la ragazza decise di arrendersi. Magari gli avrebbe parlato di quello che era successo, quando si sarebbe ritirato.
La sera stessa, Alex, era sdraiata sul lettone della sua stanza con la borsa aperta di Mekkano, sul letto.
-"Sai Mekkano, inizio a preoccuparmi un pò per il ritardo di Amon"- disse al guanto
-"Non si preoccupi signorina, il signorino Amon farà ritorno a momenti"- la tranquillizzò
-"E tu come fai a saperlo?"-
-"Conosco perfettamente il signorino Amon, le sue abitudini, le sue preferenze, le sue passioni. Ogni cosa che lo riguarda, è memorizzata nel mio cip memorico"-
-"Wow, e come mai è tutto memorizzato da te?"-
-"Un tempo il signorino Amon è stato il mio padrone e custode"-
-"Questo però non me lo aveva detto"-
-"Sicuramente avrà pensato che fosse un fatto di poca importanza"-
-"Mmm...non solo è sgorbutico ma anche egoista"-
-"Ti ringrazio per il complimento"- le disse Amon che intanto era entrato dalla finestra della sua camera.
-"Perchè non mi hai detto che un tempo sei stato il padrone di Mekkano?"-
-"Ha detto bene Mekkano, non è un fatto molto importante e soprattutto non era obbligatorio che tu lo sapessi"-
-"E invece si visto che sono la nuova padrona di Mekkano"-
-"Oh via Alex, non prendertela per cosi poco"-
Intanto il ragazzo, si stava scrollando di dosso alcune foglie che erano rimaste attaccate al suo mantello, durante la scalata dell'albero. Alexandra lo guardava impaziente di una risposta, perchè voleva sapere tutta la verità.
-"Sto aspettando una risposta Amon"- disse impaziente
-"Non ne avrai nemmeno una...adesso sono stanco"-
-"E cosa ci sei venuto a fare qua se sei stanco?"-
-"Scusami se sono venuto per assicurarmi che tu stia bene"- disse nervoso Amon
-"Non sapevo che fossi qui per questo ma adesso che sai che sto bene te ne puoi anche andare"- gli rispose con arroganza e nervosismo
-"In effetti era la cosa che stavo per fare"- aggiunse Amon che intanto aveva messo un piede fuori dalla finestra della camera
-"Bene, buonanotte"- gli augurò voltata di spalle
-"Anche a te"- ringraziò il giovane che era scomparso
I due giovani erano quasi sempre in contrasto e questa era la cosa che spesso e volentieri li portava a non rivolgersi la parola per qualche ora. Ma tutto sommato o per una cosa o per un'altra, ritornavano a parlarsi. La mattina seguente Alex si svegliò e guardò la finestra che era ancora aperta; evidentemente la sera prima di addormentarsi, l'aveva dimenticata aperta. Sul pavimento c'erano ancora le foglie che Amon si era tolto di dosso quando era entrato. Mise i piedi sullo scendi letto e sfilò da sotto al letto la borsa con Mekkano dentro e disse:
-"Buongiorno Mekkano, oggi è Domenica"-
-"Affermativo signorina. Cosa prevede la giornata di oggi?"-
-"Avevo intenzione di andare a correre"-
-"Ottima idea signorina, un pò di movimento le gioverà sicuramente"-
-"Perfetto. Mi cambio e dopo vado a fare colazione, ci vediamo tra poco"- gli disse e dopo lo rimise sotto al letto.
Dopo un'abbondante colazione, si mise un paio di pantaloncini e una maglietta a maniche corte. Poi prese uno zainetto e ci mise dentro una bottiglietta d'acqua assieme a Mekkano, poi uscì di casa e si mise a correre. Per le strade la domenica mattina non c'era nessuno e questo faceva contenta Alex, perchè nessuno quando la vedeva faceva qualche commento fastidioso nei suoi confronti. Imboccò una stradina e poi si fermò. Ormai correva da un quarto d'ora senza fermarsi e si fermò per riprendere aria. Tutto ad un tratto, da dietro di lei apparve una Jeep; sembrava tutto tranquillo fino a quando la ragazza non realizzò che alla guida della Jeep non c'era proprio nessuno!
-"Mekkano! Un virus sta guidando quella Jeep! Ho bisogno del tuo aiuto!"- disse mentre correva e sfilava il guanto dallo zaino
-"Sono attivo signorina, quale attacco sceglie?"-
-"Non mi sembra il momento di chiedere, dammi qualunque cosa ma basta che fermiamo quella macchina!"- aggiunse nel panico
La Jeep prese ad accelerare quando vide che la ragazza stava iniziando a scappare; Mekkano stava per selezionare un attacco che Alex avrebbe potuto sferrare contro il veicolo.
-"Maledizione ti ci vuole molto Mekkano?!"- chiese agitata
-"Negativo signorina. Attacco di fuoco attivo!"-
E Alex si girò velocemente per puntare il guanto contro la Jeep; una potente ondata di fuoco, uscì dal foro al centro della mano del guanto e colpì il parabrezza della macchina, ma questo attacco non aveva diminuito o fermato la sua corsa. La macchina era ormai vicinissima alla ragazza e lei fece in tempo a schivarla, buttandosi dall'altra parte della strada. La Jeep non sembrava mollare, infatti fece un'inversione a U e ritornò subito sul suo percorso, con l'intento di inbestirla.
-"Ma nemmeno la domenica mattina si può stare in pace?!"- si lamentò la ragazza
La jeep era dietro di lei e la ragazza non era abbastanza veloce per correre fino a quando Mekkano non le suggerì qualcosa:
-"Signorina Alexandra, trovi un riparo immediatamente! Ho io quelle che le serve adesso!"-
-"Ricevuto!"- rispose, e svoltò immediatamente l'angolo.
Si arrampicò su un muro per stare più in alto e non essere raggiunta dall'auto; si sedette e Mekkano le disse:
-"Signorina sa andare sui pattini?"-
-"Certo che ci so andare, ma in questo momento non li ho con me"-
-"Non si preoccupi, lei pensi ad appoggiare questo dispositivo sulle sue scarpe"- e tirò fuori un dispositivo, una sorta di cip.
La ragazza obbedì e lo appoggiò sulle scarpe; di colpo questo cip si aprì e uscirono fuori un paio di rotelle che si attaccarono alla suola delle scarpe.
-"Spero che siano di suo gradimento questi nuovi pattini signorina"-
-"Cavoli! Ma sono geniali! Dei pattini meccanici! Mekkano sei fantastico!"- si complimentò con felicità
-"La ringrazio molto, con questi adesso potrà sfrecciare per le strade"-
-"Li provo immediatamente!"- disse tutta contenta mentre scendeva dal muretto con agilità