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L'altro Ultimate Muscle

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ClowRheed's avatar
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CAPITOLO 3.

Per tutto il giorno non aveva fatto altro che pensare a quello che era successo la notte precedente. Jaeger non riusciva a distogliere i suoi pensieri da Rheed; pensava che lei si era spaventata e che non dava molto peso a quello che era successo tra loro e che continuasse a vivere come se nulla fosse. Lui invece non faceva altro che pensare a lei, alla sua figura meravigliosa e quegli occhi rossi che reclamavano piacere quella notte. Mentre si allenava con Brocken, non dava il meglio di se ed il suo allenatore se ne era accorto riprendendolo svariate volte.
-"Si può sapere dove hai la testa oggi Jaeger? Sei disattento e questo non va bene!"- lo sgridò furioso Brocken
-"Mi dispiace Brocken, scusami...non so che cosa mi stia prendendo"- commentò lui timidamente
-"Mi chiedo a che cosa tu stia pensando in questo momento figliolo. Non puoi permetterti di fare errori e se non ci teniamo in allenamento, al torneo faremo delle figuracce"- spiegò Brocken
-"Hai perfettamente ragione. Scusami. Adesso riprendiamo"- si incoraggiò lui con un sorriso
La giornata continuava ad andare avanti e Rheed era ancora nel suo albergo; era sotto la doccia e anche lei stava pensando a quello che era successo la notte precedente. Dio come era stata bene tra quelle braccia muscolose e quel corpo così caldo e ansimante. Non voleva che Jaeger avesse frainteso tutto e si fosse fatto qualche strana idea; Rheed stava pensando di non rimanere mai più da sola con il tedesco per evitare spiacevoli situazioni. L'acqua le accarezzava il corpo e provò un leggero brivido quando si sentì delle dita percorrerle la schiena; spaventata si voltò di colpo ma non vide nessuno. Erano solo alcune gocce d'acqua, Jaeger non poteva essere li in quel momento. Non poteva e non doveva esserci. Uscita dalla doccia, si mise a camminare per tutta la stenza con un asciugamano attorno al corpo, per trovare qualcosa di fresco e leggero da mettere addosso; doveva andare allo stadio per allenarsi, così decise di mettere un paio di short bianchi e una magliettina a bretelline bianche. Doveva potersi muovere il più facile possibile quando doveva sferrare qualche colpo e quell'abbigliamento era perfetto.
Una volta in strada, si mise a correre per riscaldare i muscoli e arrivò subito allo stadio; alcuni lottatori erano fermi nei corridoi mentre altri erano in caffetteria a sgranocchiare qualcosa prima degli allenamenti. Era pomeriggio ormai e lei era uscita di casa a stomaco vuoto. Era arrivata sotto al ring e silenziosamente, scivolò dall'altra parte per non farsi notare da Jaeger altrimenti si sarebbe distratto. Brocken vide la sua lunga coda ondeggiare nell'aria e si fermò un attimo e disse a Jaeger:
-"Sembra che tu abbia visite figliolo"- disse indicando a braccio teso la coda di Rheed
-"Rheed..."- mormorò lui, poi si avvicinò alle corde del ring e afferrò delicatamente la coda della ragazza
-"Ah!"- esclamò lei quando si sentì tirare da dietro
-"Scusami, ti ho fatto male?"- chiese lui con un sorriso
-"No...non è niente..."- rispose lei timida
-"Sei venuta a trovarmi o sei qui per allenarti?"-
-"Dovevo allenarmi...questa mattina ho fatto tardi"-
-"In effetti è vero, sei in ritardo oggi"- scherzò lui con un bel sorriso
-"Già..."- annuì lei liberando la coda
Jaeger intuì che forse la ragazza non era poi cosi tanto felice di vederlo, e ci rimase un pò male nel vederla andare via senza rivolgergli la parola. E se fosse stato tutto per colpa della notte precedente? pensò preoccupato Jaeger. Non voleva perderla, ma forse, dopo di quella notte l'avrebbe persa sicuramente; tornò da Brocken un pò abbattuto e riprese ad allenarsi con lui. Rheed era andata nell'altra palestra per allenarsi da sola, lontano dallo sguardo del tedesco. La palestra a quell'ora per fortuna, era vuota e non c'era nessuno quindi adesso era tutta per lei. Prese di mira il sacco e cominciò a menare calci e pugni con molta forza; si stava sfogando, ne aveva bisogno. Che vergogna che sentiva addosso a se, quasi come una seconda pelle; pensava che forse Jaeger si era fatto una brutta idea su di lei, arrivando a pensare che lei fosse una donna facile da conquistare e sedurre solo con qualche bicchiere di champagne. Scosse la testa nel tentativo di scacciare il pensiero e riprese a scalciare. Che imbarazzo doveva essere stato il momento in cui si erano ritrovati nudi sul divano, ancora abbracciati! Non ci voleva pensare ma poi...il ricordo di quelle mani calde che le percorrevano tutto il mondo, le dava ancora qualche brivido. In quel momento le scappò un pugno che andò a conficcarsi nel muro.
-"Dha! Accidenti!"- disse a denti stretti cercando di liberarsi
Il pugno le era rimasto incastrato nel muro e non riusciva a liberarsi; fece qualche tentativo ma le rimase bloccato fino a metà avambraccio. Sentì la porta della palestra aprirsi e dei passi che si stavano avvicinando a lei. Che imbarazzo! Se qualcuno l'avesse vista in quelle condizioni chissà cosa avrebbe pensato di lei e non  poteva nemmeno girarsi per vedere chi era ma poi, due mani le afferrarono le braccia saldamente e la aiutarono a liberarsi.
-"Spero che vada tutto bene"- disse quella voce da dietro di lei
Rheed conosceva quella voce e quando si voltò si vide davanti in tutta la sua altezza e forza, Kevin Mask!
-"K-Kevin...ma..."- balbettò incredula lei
-"Non sembri molto contenta di vedermi Rheed"- aggiunse lui molto serio
-"Infatti...tu non dovresti essere qui"- disse lei tremolante
-"Nemmeno tu. Perchè te ne sei andata senza dire niente? Tuo padre, tutti noi eravamo preoccupati per te, chissà dove potevi essere andata a finire o cosa ti era successo"-
-"Come vedi sto bene e sono viva. Andare via lontano da tutti era la miglior cosa da fare per tenervi al sicuro"- disse lei voltandogli le spalle
-"Non dire sciocchezze! Non è scappando che risolverai il tuo problema"-
-"E che cosa hai intenzione di fare sentiamo? L'aconito serve a ben poco con me, non lo sapevi?"- ribadì con forza lei
-"Hai smesso di farti le iniezioni??"- chiese stupito Kevin
-"Si esatto...non mi facevano niente. Perderei ugualmente il controllo di me stessa Kevin. Per me non c'è scampo"- concluse amaramente lei
I giorni continuano a passare dopo della notte di Rheed e Jaeger ma dopo qualche tempo, c'è un ritorno da parte di una persona inattesa...
Buona lettura ;)
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ErikettaXD's avatar
emmm....Broken??!! O.O ma non sono padre e figlio?! non può chiamarlo semplicemente "Papà"??? :/